Prima di crollare dalla stanchezza, un omaggio e una poesia. E’ di Mario Benedetti, grandissimo poeta vivente, nato a Udine nel 1955. Non dico altro, sarebbe sprecato. Stasera parla lui.
Le mani sulla mela, sole con il verde / le dita avvoltolate nelle bucce.
Le cassette donate che Rina portava dal lavoro, / quelle cadute sul prato, mamma, che cosa mangi?
E il succo nella bocca della tua eternità / dove il mondo è stato unico e minuscolo.
Povera umana gloria /quali parole abbiamo ancora per noi?
Se siete curiosi di leggere il resto, trovate questa poesia, e le altre, qui, in questa raccolta pubblicata da Mondadori. Piccola, primordiale, quotidiana e antichissima. Come se fosse sempre stata qui. Come se fosse sempre stata anche noi.