Omaggio ai vecchi tempi, oggi il cielo si è fatto grigio grigio grigio. A un certo punto della mattina, in piedi davanti ai fornelli, con la luce della cappa accesa e la finestra accanto, buia, ho capito che il libro giusto per giorni in cui mi sento come oggi è questo. Nostalgie. Per inciso, Contromano è una collana geniale – pocket-geniale e bellissima – di Laterza, da tenere d’occhio.
Insomma, se non siete mai stati a Torino. O se ci siete già stati, e tutto sommato la città se ne è rimasta un po’ sulle sue. Se ci abitate da anni, o meglio ancora ci siete nati. Questo libro è per voi. Perchè attraversa la quarta città italiana (quasi un milione di abitanti) come si fa con le stanze di una casa, vi accompagna per mano per poi lasciarvi lì – alla fermata del 4 a Porta Nuova, tra le bancarelle di Porta Palazzo, nel cuore di piazza San Carlo a scoprire di quanto la temperatura è scesa sotto lo zero.
Fate come si fa con le recensioni dei film, o le prefazioni dei libri. Leggetelo dopo. Andate a Torino, perdetevi (tanto è tutta una scacchiera, la strada la ritrovate da soli) e poi leggete come Culicchia ve la racconta, questa città bellissima, popolare e regale, dove basta andare sempre dritti e ci si ritrova, a seconda dei casi, in Francia o nella palazzina di caccia progettata da Filippo Juvarra, di fronte alla ThyssenKrupp o sulle rive del fiume. Fate buon viaggio.