La prima parola da dire è: entusiasmo.
In questi giorni sono tornata nelle aule universitarie per seguire L.ink, il festival sull’editoria digitale che la redazione di Pool Academy – una rete di giovani e brillanti professionisti della comunicazione – ha messo in piedi, a Bari.
Cinque giorni di incontri sul tema del digitale: storie personali e punti di vista diversi, messi insieme per provare a tracciare un punto di intersezione e definire la rivoluzione digitale ancora in atto, il (presente) futuro, le potenzialità nella crisi e il cambiamento di un mondo. Insomma, cinque giorni di cantieri aperti per tracciare insieme le coordinate – sempre provvisorie ma sempre più in avvicinamento – di quello che è successo e di quello che ci sta succedendo, in questi anni.
Una specie di bellissima, lucida e propositiva costruzione del nostro VOI SIETE QUI – cartografia (in fieri) di un presente in evoluzione e di un capovolgimento totale di tutto ciò che, fino a venti anni fa, ha funzionato al contrario, secondo leggi apparentemente immutabili, che le nuove tecnologie hanno messo in crisi. Come il digitale ha cambiato le nostre vite, in che direzione lavorare (da studenti, da professionisti), ma anche come inventarsi il futuro e/o lavorare nella comunicazione.
L.ink è riuscito a forzare l’accademia e a portarci dentro quello che ci insegnano a chiamare futuro (ma che in effetti non lo è, perché è già qui).
In bocca al lupo e grazie allo staff di L.ink, per la professionalità, gli appuntamenti bellissimi e interessanti, l’entusiasmo, la bellezza, e il futuro. Bravissimi, davvero.